Come mettere ordine nella propria vita

Come mettere ordine nella propria vita

Mettere in ordine per portare ordine nella propria vita: questo è il primo passo per fare pace con sé stessi e vivere serenamente.

Te lo dico subito, non sono una maniaca dell’ordine!

Spesso si pensa che “ordine” e “organizzazione” abbiano lo stesso significato. Ci si aspetta infatti che una persona organizzata viva in una casa impeccabile, dove nulla è fuori posto. L’ordine invece è solo uno degli strumenti dell’organizzazione e non è sempre indispensabile, ma di sicuro è di grande aiuto. Le menti creative solitamente sono quelle più disordinate ma posso anche assicurarti che da una mente in cui regna confusione è difficile tirare fuori idee e ispirazione.

Il giusto equilibrio tra ordine e disordine

In casa, ad esempio, penso di aver trovato il giusto equilibrio tra ciò che è fuori posto perché è in uso o non ha ancora trovato una collocazione e ciò che invece è in ordine. Chi passa da casa a trovarmi così, di punto in bianco, troverà di sicuro il solito trapuntino blu abbandonato sul divano, i giochi di mia figlia un po’ in giro, il pavimento non perfettamente splendente, l’immancabile stendino, presenza costante di ogni famiglia con figli che non abbia l’asciugatrice, e le stoviglie perennemente ad asciugare sulla penisola perché non faccio in tempo ad asciugare i piatti che già ce ne sono altri da lavare. Ciò che difficilmente troverai, è un bagno in disordine, un letto non fatto, e la classica sedia con la roba da stirare.

Ora: non sto qui a giudicarti se a casa tua c’è invece una montagna di roba da stirare. Voglio solo dirti che ho trovato il giusto compromesso tra ordine e disordine e aver raggiunto questo stato di equilibrio mi fa vivere serenamente.
Ad esempio non vivo più quello stato di ansia che ti prende quando ricevi una visita inaspettata e con un colpo di bacchetta magica vorresti che casa tua sembrasse uscita da una rivista di interior design.

Niente più scuse!

Ma non è stato sempre così. Quando vivevo a casa dei miei ero parecchio disordinata, soprattutto quando ero piccola. Ero convinta che lasciare le cose “a vista” mi permettesse di tenerle d’occhio e quindi sapessi sempre dove trovarle. Non mi rendevo conto che invece avrei potuto seguire questa semplice formula:

“Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”.

Quando ogni cosa ha un suo posto e sai esattamente dove collocarla e dove ritrovarla, non hai più scuse per lasciarla in giro, ti pare?

E ti dirò di più. Mio marito ad esempio, difficilmente mi fa la classica domanda da barzelletta del tipo “cara, dove sono i miei calzini?” Dal momento che ogni cosa è al suo posto anche gli altri componenti della famiglia sanno dove ritrovare tutto.

Tutto sommato non è così difficile, si tratta solo di abituarsi a non accumulare il disordine. Quindi: dopo che hai dato la giusta collocazione ad ogni oggetto della casa, devi poi assicurarti di rimettere un oggetto al suo posto subito dopo averlo usato. È chiaro che se hai una mensola libera e ci poggi le chiavi, e poi i fazzoletti, e poi la crema per le mani, dopo neanche un giorno avrai dimenticato persino di che colore era la mensola.

Lo svuota tasche

È esattamente il motivo per cui ho negato tassativamente a mio marito uno svuota tasche di cui lui invece sentiva l’esigenza. Vuoi sapere perché? Se hai uno svuota tasche ti sarà più facile capirne il motivo. Guardaci dentro, cosa ci trovi? Ci saranno sicuramente le chiavi di casa e dell’auto, poi magari l’accendino se sei un fumatore, una caramella dell’anno scorso, un elastico per capelli che quando ti serve non trovi mai, l’immancabile forcina per capelli, una spilletta da balia, una vite di provenienza sconosciuta, la solita pila doppia A esausta e non può mancare una sorpresa a caso dell’uovo kinder di tuo figlio. Ci sono andata vicino? Dai, scherzo!

Ciò non toglie però che lo svuota tasche sia proprio l’antitesi dell’ordine, avrebbe più senso chiamarlo “porta cianfrusaglie”. Se ci pensi bene nessuno di quegli oggetti dovrebbe stare lì. Io ad esempio le chiavi le tengo in un apposito astuccio nella borsa in uso (sì, Marie Kondo non sarebbe d’accordo), i fazzoletti in un’anta della cucina, la crema per le mani in un cassetto dove tengo tutto il necessario per la cura delle mani, e così via. Poi magari nei cassetti non è tutto perfettamente in ordine ma almeno so sempre dove andare a cercare ciò che mi serve, anche a distanza di anni me lo ricordo. Ciò che voglio dirti è che se ogni cosa ha il suo posto, essere ordinati diventa quasi una conseguenza naturale: il primo passo è fatto.

Infatti una cosa che non ho mai sopportato di quando vivevo a casa dei miei era questa mania, soprattutto di mia madre, di mettere “a posto” gli oggetti dove trovava spazio. Così le lenzuola stavano insieme agli asciugamani, le ciotole insieme alle pentole, le tazze insieme ai bicchieri. E nessuna di queste collocazioni era certa: domani avresti potuto trovare le lenzuola con i pigiami. Immagina la frustrazione nel non riuscire mai a trovare niente, il dover chiedere a mia madre, e il sentirmi rispondere che non era certa neanche lei dove fosse l’oggetto della mia ricerca. Ma non sarebbe meglio una vita senza tutto questo inutile stress? Ma il punto non è solo questo.

L’ordine porta ordine.

Non c’è scusa che tenga, quando la casa è in ordine, è più facile mantenere lo status quo. Un po’ come se ti trovassi in Giappone: se le strade sono pulite sarai invogliato a buttare una cartaccia nella spazzatura o piuttosto a tenerla in tasca pur di non lasciarla per strada.

E poi, non so se ti è mai capitato, ma dopo aver rimesso tutto in ordine ti sembra di esserti rinfrescato le idee.

L’ordine fisico porta ordine mentale.

Quando rimetti in ordine la tua casa, finisci per rimettere in ordine un po’ tutta la tua vita. Non ci credi? A me sembrava un’esagerazione, ed invece con me è andata esattamente così.

Dal rimettere in ordine la mia stanza al rimettere in ordine la mia vita

Quando vivevo con i miei, la mia stanza era un delirio, non sapevo più dove mettere le mie cose e finivo per lasciarle in giro. Ero decisa a non portare quel disordine nella mia nuova casa. Ma non solo: non avrei mai più raggiunto quello stato di disordine.

Così mi sono impegnata affinché raggiungessi il mio obiettivo. Quel desiderio di ordine nascondeva in realtà un forte bisogno di cambiamento. Era così forte quel desiderio che, rimettendo in ordine la mia camera ho finito per trovare la mia strada nel mondo dell’organizzazione realizzando un Blog che potesse essere d’aiuto per tutte quelle persone che come me, hanno deciso di voler cambiare e vivere la propria vita con più serenità.

Guarda questa foto, è stata scattata il 31 agosto 2016, esattamente 3 giorni prima del mio matrimonio: era la mia stanza, finemente in ordine. Per me è stata una vittoria così grande che ho dovuto immortalare questo momento. Se ci pensi è un po’ strano. La mia stanza era finalmente in ordine proprio quando avrei dovuto abbandonarla per sempre.

Ma tornando ai giorni nostri, ciò che tenevo a raccontarti è che ormai ogni sera rimetto la casa in ordine, prima di rilassarmi sul divano. La mattina, prima di accompagnare mia figlia al nido, si finisce per creare di nuovo disordine tra piatti della colazione da lavare e la baraonda per uscire di casa in fretta ed evitare di arrivare tardi. Al mio ritorno quindi rifaccio il letto, lavo le tazze, e faccio un giro di perlustrazione della casa per rimettere in ordine tutto ciò che è rimasto fuori posto o è sfuggito al radar della sera prima. Solo così riesco ad iniziare la giornata. Almeno per buona parte del tempo, non dico che la casa spenda ma almeno non c’è disordine.

Con la casa in ordine mi concentro meglio, altrimenti mentre sto facendo altro, il pensiero martellante di non aver rifatto il letto, continua a tormentarmi. La mia mente inevitabilmente mi riporta sempre a quel pensiero, finché non lo faccio, è più forte di me.

Ho scoperto che, avere la casa in ordine, comporta anche un altro vantaggio. Spesso lascio apposta qualcosa in disordine come promemoria. Per esempio, mi capita di lasciare un indumento fuori posto per ricordare di inserirlo in lavatrice insieme agli altri capi. Oppure lascio un oggetto sulla penisola per ricordare di portarlo con me prima di uscire di casa.

È una sciocchezza, ma funziona meglio di un post-it! In una casa in disordine, non sarebbe mai possibile, no? Prova a vederlo come un test: se sai di poter adottare questi trucchetti, vuol dire che forse sei anche abbastanza sereno riguardo al modo in cui vivi la tua casa. Io posso finalmente affermare di aver raggiunto il mio equilibrio e di essere riuscita a mettere ordine nella mia vita, sarebbe bello se fosse così anche per te. Per iniziare potresti trovare qualche altro spunto interessante QUI.

E adesso… ti va di raccontarmi di te? Potresti raccontarmi della tua casa, se ti fa stare bene. Sei maniaco dell’ordine o disordinato? Sei riuscito a mettere ordine nella tua vita? Sarò felice di conoscerti meglio.

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