Perché la morning routine NON funziona?

Perché la morning routine NON funziona

Se ti stai chiedendo perché la tua morning routine non funziona o perché fai fatica a riprendere le tue abitudini quando ti blocchi, questo articolo fa al caso tuo.

Si sente spesso parlare di morning routine come tecnica per iniziare al meglio la giornata e per essere di conseguenza più produttivi.
Mi pongo però questa domanda: si tratta realmente di un metodo efficace o è solo una trovata pubblicitaria di qualche genio americano del marketing?

Tutto è iniziato quando un famoso relatore motivazionale, Hal Elrod, ha pubblicato il libro “The Miracle Morning“. É stato lui il primo vero promotore della morning routine. Attraverso il suo libro ha illustrato i benefici che derivano dall’abitudine di svegliarsi presto per poter dedicare del tempo a sé stessi attraverso delle attività di routine.

Quando 4 anni fa ho letto il libro, ricordo che per me è stato davvero illuminante. È uno di quei libri che crea una forte motivazione al cambiamento: anziché star lì ad aspettare che le cose succedano, ti dà la spinta a rimboccarti le maniche. Da quel momento ho compreso fino in fondo l’importanza di avere il coraggio di agire e prendere in mano la mia vita per viverla da protagonista e non più da vittima degli eventi. In questo il libro mi è stato di grande aiuto.

Ma poi ho applicato il metodo? No, per niente. Non l’ho fatto perché la forte motivazione al cambiamento non è bastata da sola a farmi acquisire nuove abitudini.

Il metodo di Hal Elrod prevede infatti di acquisire 6 nuove abitudini da svolgere durante le prime ore del mattino in questo ordine:

  1. Meditazione
  2. Affermazioni
  3. Visualizzazione
  4. Esercizio fisico
  5. Lettura
  6. Scrittura del diario

Solo che il metodo, a mio avviso, non è applicabile per diverse ragioni:

1. La morning routine non si adatta a tutti

Se sei una mamma ti capiterà di dover essere subordinata agli orari di tuo figlio.

  • Vorresti metterlo a dormire alle 22.00 ed invece alle 23.00 è ancora sveglio.
  • Vorresti dormire di più ma spesso di notte tuo figlio si sveglia e quindi ti svegli pure tu. Io, per esempio, se mi sveglio durante la notte faccio poi molta fatica a riprendere sonno.
  • Vorresti svegliarti prima ma la verità è che hai sonno ed è già tanto quel po’ che riesci a dormire. Poi la mattina devi cercare di fare più cose possibili (lavarti e vestirti, preparare la colazione, preparare il necessario per l’asilo o per la scuola) prima che tuo figlio si svegli e richieda la tua attenzione.

2. Non sempre si adatta a tutti gli orari di lavoro

Non tutti hanno orari di lavoro regolari e non tutti iniziano a lavorare alle 9.00. Il mio turno di lavoro spesso inizia alle 8.00. Per poter essere fuori di casa alle 7.30 (in condizioni normali) devo già svegliarmi prima e accertarmi di aver portato a termine una serie di attività. Svegliarmi ancora prima sarebbe insensato.

Ma il motivo principale è questo…

3. Non puoi prendere 6 nuove abitudini tutte insieme

Quando ti imbarchi in una nuova avventura, in un nuovo progetto, buona parte del successo è data da quanto sei focalizzato su quel tuo nuovo obiettivo. Lo stesso vale per le abitudini.

Se sei una persona sedentaria e hai deciso di iniziare a fare delle passeggiate, per riuscirci devi essere certa di poter dare la giusta attenzione a questa nuova attività. Se in quello stesso periodo hai deciso di prendere anche l’abitudine di leggere, di mangiare sano e fare yoga, probabilmente stai già fallendo in partenza. Ma se già fai fatica a prendere 1 sola nuova abitudine, com’è possibile acquisirne 6 tutte in una volta?

Ogni abitudine ha bisogno del suo tempo per essere sperimentata e poi metabolizzata, e per farlo hai bisogno di dedicarti ad una abitudine per volta. Questa è una legge universale che funziona sempre, anche con obiettivi e progetti. Se dedichi tutta la tua attenzione ad un solo progetto per volta, il rischio di fallire si riduce notevolmente.

Ma c’è anche un altro aspetto che non è da trascurare:

4. Non puoi iniziare a prendere una nuova abitudine solo perché te lo dice un libro

Mi spiego meglio. Non c’è niente di male nel voler invogliare gli altri a fare meditazione, o a leggere di più, o a fare più esercizio fisico. Così come non c’è niente di male nel voler invogliare gli altri a mangiare sano, o idratarsi di più, o fare meno sprechi. Ognuna di queste buone abitudini, porta di sicuro un cambiamento, un miglioramento nel tuo stile di vita.

Ma se oggi qualcuno ti dicesse “da domani smetti di fumare” oppure “da domani elimina il sale dalla tua alimentazione”, tu lo faresti? Spesso non riusciamo ad implementare le abitudini che noi ci siamo scelti, figuriamoci abitudini scelte da altri. Non c’è dubbio che da una buona abitudine puoi solo trarre benefici ma tu ci credi davvero in quel “sacrificio” che ti viene richiesto da qualcun’altro?

Credi nelle tue abitudini

La parola che più spesso viene associata alla morning routine è il RISULTATO. Ad esempio: hai deciso di fare una dieta perché il tuo obiettivo è perdere 10 chili. Quindi decidi di cambiare le tue abitudini alimentari per poter raggiungere il risultato. Ma poi sei proprio sicura che perdere 10 chili possa davvero migliorare la tua vita?

Con questo non voglio dire che con 10 chili in meno saresti infelice, anzi. Anch’io se un giorno per magia mi svegliassi più magra farei i salti di gioia. Ma questo non vuol dire che io sia disposta a cambiare le mie abitudini per ottenere questo risultato. Diciamo che “essere di bell’aspetto” mi farebbe piacere ma non rientra nelle mie priorità.

Non mi ha mai rappresentato l’immagine della donna perennemente a dieta che si cura del proprio aspetto fisico e del proprio corpo. Non c’è nulla di male in questo ma… a me piace mangiare! Quindi semplicemente questa non sono io.

Capita spesso di innamorarci di un’immagine di noi stessi che non ci appartiene. È questo il motivo per cui ci ritroviamo a intraprendere diete magari efficaci ma poi, dopo qualche tempo, riprendiamo tutti i chili faticosamente persi e anzi, a volte ingrassiamo anche più di prima.

Questo esempio serve a farti capire che ci sono attività che, per diventare abitudini, devi sentire tue. Per poter attuare un vero cambiamento nella tua vita, in quella abitudine ci devi credere, per te deve rappresentare un valore importante. Ecco perché con la morning routine si rischia di svolgere una serie di attività fine a se stesse, orientate solo al risultato del momento e non al miglioramento della propria vita.

Scegli con cura le tue abitudini

Quando decidiamo di prevedere delle nuove abitudini, può capitare il classico momento di blocco. A volte perdi la motivazione e non riesci più a ritrovarla, non hai più stimoli, hai perso l’entusiasmo iniziale, la tua forza di volontà si è esaurita, oppure un imprevisto, un fattore esterno, sembra metterti i bastoni tra le ruote.
La motivazione non è affidabile perché è altalenante e la forza di volontà è limitata e difficile da ricaricare. Quindi, come fai a quel punto a rimetterti in piedi se non hai dei forti valori a sostenerti?

Ecco perché non puoi fare qualcosa solo perché hai deciso di seguire un metodo o solo perché ti sei lasciata ispirare da un libro. I metodi da soli non funzionano. Facendo un’auto analisi è più facile stabilire quali sono le abitudini per cui vale la pena fare uno sforzo. Solo in questo modo fare qualche sacrificio non sarà più così impegnativo e le attività si potranno automatizzare.

Le abitudini che mi rappresentano

Per esempio per me scrivere il diario o leggere richiedono dei piccoli sacrifici che sono disposta a fare, come svegliarmi un po’ prima o ritagliarmi un momento anche se so che ho altri impegni. Perché scrivere e leggere sono due attività in cui credo, mi rappresentano.

Diversamente andare a correre non fa per me. Mi piace l’idea di correre, di immaginarmi come una donna sportiva e in forma, ma poi mi rivedo davvero in quell’idea? Una volta ci ho provato e dopo 3-4 giorni ho mollato. Facevo solo 15 minuti di quella che non so se può definirsi “corsa”. In ogni caso tornavo a casa accaldata, rossa in faccia come un peperone, sudata, distrutta. Ricordiamolo: dopo solo 15 minuti di corsa! Impiegavo più tempo per la fase organizzativa (preparare acqua, chiavi, musica e abbigliamento) e per la doccia successiva che per l’attività vera e propria. E fidati, la pigrizia non c’entra nulla.

Ci sono diverse possibilità: non ho trovato il modo giusto per farlo o non ci ho creduto abbastanza. Forse quell’abitudine non va bene per me. O forse non andava bene in quel determinato periodo della mia vita perché presa da altre priorità.

Questo vuol dire che un domani, chissà, potrei riprovarci di nuovo ma in modo diverso. Ciò che conta adesso è che io sia in pace con me stessa anche se ho fallito.

Monitora le tue abitudini

Fai dei test, monitora le tue abitudini per capire cosa funziona e non lasciarti abbattere dal fallimento. Il fallimento è un feedback che deve aiutarti a capire cosa non ha funzionato ma soprattutto perché non ha funzionato. Quando sei orientata al miglioramento della tua vita e non al risultato, sarai in grado di imparare dai tuoi errori e sarai meno severa con te stessa.

Non iniziare una nuova abitudine per ricevere qualcosa in cambio, fallo per prenderti cura di te, perché ti fa stare bene. Il risultato finale non dev’essere mai l’unico movente. Se ti rendi responsabile della tua felicità ti peseranno meno gli sforzi che fai e tutto verrà più naturale.

Con questo articolo non ti sto dicendo che la morning routine non funziona a prescindere ma che devi essere TU a scegliere con cura quali sono le abitudini da implementare per vivere la tua vita davvero come vorresti.

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