Buone abitudini: 5 cose che non compro più

Buone abitudini: 5 cose che non compro più

5 cose che non compro più: evitare di riempire la casa di oggetti inutili è una buona abitudine per vivere meglio e con più serenità.

Non so se capita anche a te, ma quando in un negozio vedo un articolo che mi piace ad un prezzo abbordabile, sento l’irrefrenabile desiderio di comprarlo.

Mi è capitato molte volte con la crema idratante. Sono attratta dal packaging accattivante, dal profumo irresistibile, ed ecco che l’ennesima crema idratante torna a casa con me.

Avere in casa una decina di varianti dello stesso tipo di prodotto non è poi la fine del mondo: hai delle alternative e puoi scegliere cosa usare in base alle caratteristiche del prodotto o all’umore del momento.

Di contro però hai 3 svantaggi:

  • Aver speso dei soldi extra per qualcosa che di fatto non ti serve.
  • Dover trovare una collocazione ai nuovi acquisti.
  • Rischiare che i prodotti scadano prima di averli terminati.

Non è che io sia una gran fanatica del minimalismo ma devo ammettere che alla lunga, una casa piena di oggetti inutili, ci rende frustrati.

Ad esempio il dover consumare in fretta un prodotto per non farlo scadere non ti nego che mi secca un bel po’. É un pensiero inutile che si aggiunge ai tanti pensieri che già mi frullano per la testa. Non sembra anche a te uno spreco delle tue risorse?

Ecco perché, tra le buone abitudini da implementare per vivere meglio, ho aggiunto quella di comprare articoli nuovi solo quando ne ho davvero la necessità. Così ho deciso di condividere con te la mia lista delle 5 cose che non compro più per vivere con più serenità.

Attenzione: non ti sto dicendo che ho smesso di fare acquisti superflui. Solo che ho smesso di fare acquisti d’impulso. Mi concedo un po’ di tempo prima di fare un acquisto per evitare di lasciarmi condizionare dalle emozioni del momento.

Ma ora… passiamo alla mia lista:

1. Creme idratanti

Come ti ho già anticipato, le creme idratanti sono state il prodotto da cui è partito tutto, quello che mi ha fatto dire “basta!”

Al momento ho in uso solo 2 creme idratanti:

  • BIOLIS NATURE – Crema Corpo Vellutante Olio di Argan” d’inverno. Mi ci trovo benissimo perché è ottima: è bio, è leggera ed è poco costosa. Poi io adoro tutti i prodotti all’Olio di Argan.
  • Pupa Multifunzione – Super Attivatore di Abbronzatura 3 in 1” d’estate. La ricompro ormai da anni perché la uso anche come doposole. Se la uso come semplice crema idratante dopo la doccia, funziona come “attivatore di abbronzatura”. Sarà vero? A guardare la mia carnagione color mozzarella non si direbbe ma del resto, stando sempre all’ombra, la crema non può certo fare il miracolo!

Due creme idratanti sono più che sufficienti e le ricompro solo se terminate.

2. Pigiami

Non chiedermi perché, ma ho un’insolita passione per i pigiami. Se ci pensi è un po’ strano visto che me li vedono indossati solo mio marito e mia figlia. Eppure quando vado a nanna mi piace inspiegabilmente sentirmi carina.

Appena avvisto un pigiama carinissimo faccio una gran fatica a resistere al desiderio di acquistarne uno nuovo.
Sono attratta soprattutto da quelli di “Oisho“. Fino a poco tempo fa c’era il rivenditore nel centro commerciale della mia città. Il fatto che ora non ci sia più ha ridotto drasticamente le mie tentazioni.

Ma non è solo per questo che ho smesso di comprarli. È che nel tempo ne ho acquistati così tanti che ne ho una scatola piena. Così, quando decido di buttare un pigiama perché ormai consunto, verifico nella scatola se c’è qualcosa con cui poterlo rimpiazzare prima di fiondarmi in un negozio.

Poi ho anche questa stramba passione per il “declassamento” dei capi d’abbigliamento. Se ho dei capi abbastanza neutri e comodi che per qualche motivo non indosso più, adoro riciclarli per usarli come pigiama. Ti prego, dimmi che non sono l’unica!

E così ricavo altri pigiami extra. Il motivo è che sono incapace di buttare le cose che non uso più, soprattutto in ambito abbigliamento. Per sentirmi meno in colpa cerco almeno di tenere meno roba possibile inutilizzata nell’armadio. Così facendo posso dare nuova vita a tutto ciò che posso. Sì lo so, Marie Kondo non sarebbe contenta di me.

3. Make Up

Qualche anno fa ero una grande amante del make-up, seguivo assiduamente i tutorial di Clio Make-up e ho una cassettiera piena di trucchi suddivisi per tipologia. Da quando è nata Arianna mi trucco molto meno, da quando sono in Smart Working quasi per niente. Così non ho più tutto questo desiderio di acquistare nuovi prodotti.

Per struccare bene il rimmel poi, finivo per perdere tante ciglia. Io ne ho poche, corte e pure poco folte, così ho deciso che non era più il caso di sottoporle a questa tortura. Questo è il motivo perché non trucco quasi più gli occhi. Non compro una palette di ombretti da una vita nonostante le adori.

Il mio make-up di ordinanza è quindi fondotinta, matita nera agli occhi, qualche volta rossetto e blush, stop. Il fondotinta e la matita sono quindi gli unici prodotti che ricompro quando finiscono, per i blush mi bastano quelli che ho.

L’unico prodotto a cui non riesco a resistere e che ricompro nonostante ne abbia già tanti è il rossetto. È uno di quei prodotti rapidi da indossare ma che ti fanno sentire subito più bella. E poi, anche se ne ho tanti, ci sarà sempre un nuovo colore che vale la pena di aggiungere alla collezione.

4. Abbigliamento

Nota dolente di questa lista. Come dicevo prima faccio una gran fatica ad eliminare ciò che non indosso più. Per questo motivo evito di comprare nuovi capi d’abbigliamento, tranne se davvero necessario. Il mio armadio è già strapieno di roba così com’è senza la necessità di doverlo rimpinguare.

Cerco di indossare quanti più capi possibili in modo da sfruttarli. Quando non sarà più possibile indossarli avrò un’ottima ragione per eliminarli e fare un po’ di spazio nell’armadio. Solo così riesco a non sentirmi in colpa. Questo è stato l’unico modo per raggiungere un compromesso e riuscire a fare finalmente pace con il mio armadio.

La differenza l’ha fatta anche l’aver imparato a provare sempre tutto prima di fare un acquisto. Quando ero una taglia 42 potevo permettermi di comprare vestiti ad occhi chiusi. A parte i jeans mi stava bene sempre tutto. Ora che sono ingrassata devo fare molta attenzione a quei capi che evidenziano la pancia o mi fanno sentire un rollè di vitello arrosto.

Vorrei proprio evitare di aprire l’armadio per decidere cosa indossare e dover fare lo slalom tra tutti quei “vorrei ma non posso”. Ecco, di capi di quel tipo ce ne sono già a sufficienza, alcuni ancora con l’etichetta e di certo non fanno bene all’umore.

Quindi, se in negozio indosso un abito sul quale ho anche un minimo dubbio su come mi sta, lo lascio senza pensarci 2 volte. Un abito è bello solo se mi valorizza. Se non ci sto bene perde tutto il suo fascino e me ne disinnamoro subito.

5. Scarpe e Borse

Per le scarpe non ho mai avuto una grande passione quindi comprarle solo al bisogno non mi richiede un grande sforzo. Diverso è per le borse. La mia passione sono quelle in tessuto e ne comprerei un’infinità. Da quando è nata Arianna, come per il make-up, ho smesso di indossarle e di conseguenza anche di comprarle.

Indosso per lo più un mega zaino dove c’è tutto il necessario per lei: pannolini, telo per il cambio, salviettine, acqua, fazzoletti, spray anti zanzare, giochini per intrattenerla, ecc. Essendo molto capiente ci infilo anche le mie cose per non dover portar dietro anche la mia borsa. Poi con una bimba piccola è sempre bene avere le mani libere anziché dover tirar su la tracolla che ti casca dalla spalla ogni 2 minuti.

Quando esco da sola per le mie commissioni ne approfitto per sfoggiare le mie amate borse in tessuto: ne ho diverse molto carine quindi ho deciso di non comprarne altre. Le trovo comode perché sono capienti, ti permettono di portare tanta roba restando comunque leggere.

Con questa mania delle borse in tessuto ho contagiato anche mia suocera, dopo aver scoperto quanto sono comode e pratiche non si riesce più a tornare indietro. Ho ad esempio una ” O bag” stupenda ma è poco capiente e pure pesante. Così finisco per usarla di rado. Difficilmente ne comprerò un’altra.

Acquisti a cui non riesco a resistere

Ti ho parlato delle 5 cose che non compro più ma ammetto che invece ci sono dei prodotti a cui proprio non riesco a resistere. Come ti dicevo ci sono i rossetti ma non dimentichiamoci di prodotti di cancelleria e i libri.

Cancelleria

I prodotti da cancelleria per me sono davvero irresistibili per un motivo molto semplice: non ingombrano e di solito costano poco.
È davvero difficile sentirsi in colpa per aver acquistato l’ennesimo washi tape, dei post-it a righe e dei timbrini in silicone anche se so che non li userò mai.

In compenso, se compro un nuovo quaderno, trovo sempre il modo di usarlo. Del resto passo buona parte del mio tempo a scrivere, quindi un nuovo quaderno fa sempre comodo.

Se anche tu ami comprare i quaderni ma poi non sai mai come usarli ti consiglio di leggere QUI. Troverai tanti spunti che potrebbero fare al caso tuo.

Libri

Mi sono ripromessa tante volte che prima di comprare un nuovo libro devo finire quelli che ho da parte sul mio carrello dei libri da leggere. Poi puntualmente non ci riesco, è più forte di me. Con i libri mi lascio prendere molto dalle emozioni. Se ho l’irrefrenabile desiderio di leggere un libro, devo comprarlo e leggerlo subito a discapito di quei poveri libri rimasti sul carrello che cercano di attirare la mia attenzione con scarsi risultati.

Pensa che circa 3 anni fa mia cognata mi ha regalato “La lunga marcia” di Stephen King. Ho davvero voglia di leggerlo perché amo il genere distopico e perché non ho mai letto nulla di King, quindi sono curiosissima. Eppure è ancora lì: si sono susseguiti altri libri nuovi che hanno attratto la mia attenzione più di lui.

Ieri però ho iniziato un libro prendendolo dal mio carrello, questa volta sono stata brava. Ho approfittato di un momento di curiosità scaturito da un altro libro attualmente in corso di lettura. Nel “Libro delle case straordinarie” si faceva riferimento alla “Casa di Nessun Luogo di Mastro Hora”. Tanto è bastato ad allertare la mia immaginazione e a farmi iniziare “Momo“, un libro che volevo leggere da quando ero ragazzina, appartenuto a mio cugino che invece non è mai stato un gran lettore. Sulla prima pagina ci sono ancora il suo nome e cognome.

Appena è scattata la scintilla ne ho approfittato subito per non perdere un occasione che forse non mi si sarebbe più ripresentata. Non ti nascondo però che capita raramente di riuscire a resistere alla tenzone di comprare un nuovo libro.

Come evitare di comprare d’impulso

Per i libri mi lascio guidare dalle emozioni ma non li compro mai d’impulso. Difficilmente compro un libro lasciandomi attrarre dalla copertina. Di solito mi lascio guidare dai consigli di qualche influencer di cui mi fido. I miei acquisti sono frutto della valutazione di qualche buona recensione.

Lo stesso mi capita con i giochi da tavolo. Di recente mi sono appassionata a questo nuovo mondo. Peccato però che le scatole dei giochi da tavolo siano spesso molto ingombranti. Prima di un acqisto guardo sempre delle video recensioni per capire se vale la pena acquistare un gioco a cui dovrò poi trovare posto in casa.

Se non vuoi restare delusa dai tuoi acquisti, documentarti prima su un prodotto è sempre un’ottima soluzione: risparmierai soldi e spazio.

Bene ora che abbiamo visto quali sono le 5 cose che non compro più, quali sono le tue? Sei minimalista o come me ci sono quei prodotti ai quali proprio non riesci a resistere? Raccontamelo nei commenti, sono curiosa di scoprire il tuo tallone d’Achille.

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