Come prendere nuove abitudini

Come prendere nuove abitudini

Come prendere nuove abitudini? Ecco tutto ciò che devi sapere se non vuoi fallire prima ancora di iniziare.

Ti piacerebbe riuscire a leggere di più, fare regolarmente delle passeggiate, bere più acqua o tenere un diario?

Ognuna di queste attività, come avrai certamente intuito, rappresentano delle un’abitudine, anzi… una buona abitudine!

Ma come prendere buone abitudini, da dove si inizia? Beh, se ti dovessi rispondere di getto ti direi… “con un buon piano!
Sì perché per prendere nuove abitudini non si può partire così di punto in bianco dicendo “ok, da lunedì mi metto a dieta!
Questo è il principale motivo per cui la maggior parte dei buoni propositi di inizio anno falliscono nel giro di un mese.

Quando si decide di prendere delle buone abitudini è perché ci siamo accorte che è necessario attuare un cambiamento nella nostra vita. Magari passiamo troppo tempo sui Social e vorremmo fare qualcosa di più costruttivo come leggere per esempio.

Scatta così una molla che ti fa venire voglia di iniziare: quella è la motivazione! La motivazione però si esaurisce facilmente e non può essere ricaricata. Basta una giornata storta, un imprevisto, o arrivare a sera stanca che ti chiedi “chi me lo fa fare?” e vorresti mollare tutto. Quante volte ti è capitato? Io ho perso il conto.

La motivazione è la benzina che ti aiuta a partire, ad iniziare una nuova abitudine. Ma quando la benzina finisce che fai? Resti a piedi e (ahimè) molli! È questo il motivo per cui ti serve un piano, una strategia che ti permetta di andare avanti anche quando ti sembra che non ne valga più la pena.

Ma facciamo un passo indietro.

Perché le abitudini sono così importanti?

L’abitudine non è altro che un automatismo, un qualcosa che fai regolarmente, spesso senza neanche rendertene conto. Un po’ come quando fai colazione e, senza pensarci, ti lavi i denti subito dopo.

Se ci rifletti un attimo, la tua vita è piena di abitudini ma poi, quando si tratta di acquisirne una nuova, diventa un’impresa quasi impossibile. Il motivo è che per dar spazio a una nuova abitudine è necessario riorganizzare la nostra mente. Non ce ne accorgiamo ma siamo noi stesse a metterci i bastoni tra le ruote per poter salvaguardare i nostri vecchi schemi mentali.

Ma è anche vero che è la somma delle nostre buone abitudini che ci permette di diventare delle persone migliori e di raggiungere i nostri obiettivi. Ecco perché vale la pena far saltare i vecchi schemi mentali e crearne di nuovi fatti su misura per noi.

Come attuare il cambiamento

Come già anticipato il cambiamento non può essere improvvisato. Per qualche strano motivo, quando decidiamo di prendere una buona abitudine, attuiamo una specie di rivoluzione nella nostra vita.

É successo anche a me. Un giorno mi sono messa in testa di voler iniziare a correre. Per certi versi il punto di partenza non era male: non avevo deciso di correre una maratona ma solo 15 minuti al giorno ogni sabato mattina. Per l’occasione avevo comprato degli abiti adeguati, un contapassi, una borraccia, come se il fatto di aver comprato articoli sportivi mi trasformasse automaticamente in una persona sportiva.

Ero convinta che quegli acquisti mi avrebbero invogliato ad allenarmi, mi proiettavo nell’immagine della persona che avrei voluto diventare. Non è bastato: non sono mai stata una persona sportiva e non lo ero diventata neanche in quella occasione. Probabilmente non lo sarò mai.
Il sabato mattina mi ero anche imposta la sveglia presto per poter fare quei 15 minuti di corsa ma… il piano è fallito miseramente dopo neanche un mese.

Il modo migliore per prendere una buona abitudine è fare un passo alla volta, iniziare piano piano.

Fai un passo alla volta

Ne vuoi una prova? Ti basta guardare i bambini. Li aiutiamo ad esempio ad iniziare il nido facendo “l’inserimento”: le prime volte vi rimangono solo poche ore al giorno per poi pian piano restare tutta la mattinata. In questo modo il momento del distacco con la famiglia diventa pian piano più naturale e meno traumatico e andare tutti i giorni al nido diventa così un’esperienza più serena.

Tra l’altro quest’anno avevo iscritto mia figlia alla scuola materna come anticipataria. Poi ho pensato che per lei sarebbe stato più facile imparare prima a gestire la novità di una classe più numerosa (la sezione primavera nello stesso nido) e poi il cambio di ambiente (la scuola materna). Proprio ora che per lei il nido è diventata una buona abitudine, perché cambiare?

Maggiore è il cambiamento che vogliamo attuare, maggiore sarà la resistenza mentale che attiveremo su quel cambiamento.

Questo perché per natura abbiamo la tendenza a ricercare una certa stabilità e il cambiamento ci obbligherebbe invece a rimetterci in discussione. Un cambiamento in piccole dosi ci permette di impattare poco ma in modo deciso ed efficace sul nostro “naturale spirito di conservazione”.

Non possiamo continuare a pensare che il successo sia un semplice evento che capita a chi ha fortuna o talento. Il talento o il colpo di fortuna possono capitare ma, da soli, non portano da nessuna parte senza uno sforzo o un impegno costante. Ed è proprio in questo che prendere buone abitudini può esserci d’aiuto.

Le 3 caratteristiche per mantenere le abitudini nel tempo

Per poter essere mantenuta nel tempo una buona abitudine deve avere necessariamente queste 3 caratteristiche:

  1. Dev’essere attivabile con poco sforzo. Devo poter compiere il primo passo in modo semplice.

Facciamo un esempio: voglio bere 2 litri d’acqua al giorno.
La bottiglia dell’acqua è a portata di mano? Si trova in una stanza che frequento spesso? È della giusta temperatura?
Insomma, quanto sono invogliata a bere?

2. Dev’essere raggiungibile. Deve essere realistica.

Torniamo all’esempio della corsa: voglio correre per 15 minuti tutti i sabati mattina. È realistico? In parte. Come ti dicevo questa abitudine non era abbastanza realistica per me perché non avevo mai corso in vita mia e perché non sono una sportiva. Forse avrei dovuto abbassare ancora l’asticella, o provare in un momento diverso della giornata o forse non aveva senso neanche provarci: evidentemente questa abitudine non fa per me. Magari nel mio caso sarebbe stato meglio sostituire la corsa con una camminata veloce, che ne pensi?

3. Dev’essere coinvolgente. Deve suscitare in te un certo interesse.

Se ad esempio voglio leggere 15 minuti al giorno ma non ho mai letto nulla, intanto non inizierei da un mattone ma sceglierei un libro sottile (vedi il punto 1). C’è il rischio che la mole del libro mi scoraggi da subito. E poi sceglierei un romanzo, un libro avvincente. Non partirei da un libro sulla storia della moda perché, per quanto possa essere interessante, rischia di non essere abbastanza coinvolgente per chi non ha mai aperto un libro.

Basta anche che manchi una sola di queste caratteristiche e la nuova abitudine è destinata a fallire miseramente.

Come trasformare un comportamento in abitudine

Lavora sui segnali

I segnali sono delle specie di campanelli o interruttori che facciamo scattare per ricordarci di compiere una determinata azione.
Banalmente può trattarsi di un semplice promemoria sul cellulare o attaccare dei Post-it in luoghi strategici e ben visibili della casa o dell’ufficio. Dobbiamo, in sostanza, creare intorno a noi un ambiente che ci aiuti a compiere il primo passo dell’abitudine che vogliamo prendere.

Quindi se vuoi prendere l’abitudine di andare a correre al mattino, prepara tutto il necessario (tuta, scarpe, calzini, borraccia) la sera prima. Se vuoi prendere l’abitudine di leggere ogni giorno, tieni il libro a portata di mano, ad esempio sul comodino.

Allo stesso modo cerca di tenere da te lontane le potenziali distrazioni, gli oggetti che ti intralciano, ma anche le persone negative, quelle che potrebbero ostacolarti per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

E se ciò non dovesse bastare…

Semplifica il comportamento

Rendi il comportamento talmente semplice da non potergli ” dire di no. Deve diventare talmente semplice che fallire è praticamente impossibile.

Leggere una sola pagina al giorno di un libro è più semplice che leggere un intero capitolo. Fare 5 addominali al giorno è meno faticoso che farne 15. Quando avrai preso l’abitudine di leggere o di fare gli addominali quotidianamente, ti basterà alzare un po’ di più l’asticella fino ad ottenere i risultati che vuoi.

Se ciò non dovesse bastare…

Incrementa la motivazione

Le probabilità di successo saranno maggiori se di base abbiamo una fortissima determinazione nel compiere quell’azione.

Capita spesso di voler adottare nuove abitudini per il fascino che il risultato ottenuto esercita su di noi. A me ad esempio capita di guardare una ragazza bella, in forma, alla quale gli abiti stanno da Dio e la valorizzano. Io invece mi guardo allo specchio e mi sembra che tutto ciò che indosso mi fa sembrare grassa, capita anche a te?

Non prendiamoci in giro, qualche chilo di troppo c’è ma se il pomeriggio dovessi fare merenda con un vasetto di yogurt magro con un solo cucchiaio di cereali integrali senza zucchero, non sarei io. Uno spuntino del genere mi farebbe passare la voglia di fare merenda, anzi, mi farebbe passare proprio la voglia di perdere peso.

Scegliamo quindi delle abitudini che non abbiano come scopo quello di farci sentire fighe o di cercare di compiacere gli altri. Le nostre abitudini sono solo nostre e devono rappresentarci. Ci dobbiamo poter sentire a nostro agio, ci dobbiamo poter riconoscere e sentire noi stesse. Solo così potranno funzionare davvero.

Ora tocca a te: vorresti prendere delle buone abitudini ma le cose non procedono come vorresti? Raccontamelo nei commenti, insieme potremmo trovare la soluzione adatta a te.

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[Per approfondire l’argomento ti consiglio “Fattore 1%” di Luca Mazzucchelli]

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